NASpI a Milano

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La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità mensile erogata a favore di lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il loro posto di lavoro. Questo strumento è stato introdotto per garantire un supporto economico temporaneo, favorendo il reinserimento nel mercato del lavoro. Scopriamo insieme come funziona la NASpI, chi ne ha diritto, e come fare richiesta per accedere a questo sostegno a Milano.

Cos’è la NASpI?

La NASpI è un’indennità economica che viene concessa a chi perde involontariamente il lavoro. È destinata ai lavoratori dipendenti che hanno maturato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la disoccupazione. L’importo dell’indennità dipende da vari fattori, tra cui il periodo di contribuzione e la retribuzione percepita.

Chi ha diritto alla NASpI?

Per poter accedere alla NASpI, il lavoratore deve essere in possesso di determinati requisiti. Deve essere stato occupato con un contratto di lavoro subordinato, avere perso il lavoro in modo involontario (licenziamento, scadenza del contratto, etc.), e aver versato i contributi previdenziali per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti la cessazione dell’attività lavorativa.

Come fare richiesta della NASpI a Milano?

Per richiedere la NASpI, il lavoratore deve presentare la domanda all’INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. A Milano, è possibile fare la richiesta tramite il sito dell’INPS o rivolgersi a centri CAF abilitati, che offrono supporto nella compilazione della domanda e nel disbrigo delle pratiche burocratiche.

Come viene calcolato l’importo della NASpI?

L’importo della NASpI viene calcolato sulla base della retribuzione media degli ultimi 4 anni di lavoro, tenendo conto dei contributi versati. L’indennità corrisponde al 75% della retribuzione media mensile, fino a un massimo stabilito annualmente dall’INPS. Esistono dei limiti massimi e minimi che variano in base alla retribuzione percepita.

Durata della NASpI

La durata della NASpI dipende dai periodi di contribuzione del lavoratore. In generale, la NASpI può durare fino a 24 mesi, con una riduzione mensile dell’importo. Ad esempio, nei primi mesi l’indennità è più alta, ma diminuisce gradualmente nel tempo. La durata effettiva viene determinata in base ai contributi accumulati nei precedenti 4 anni.

L’importanza della NASpI per il reinserimento lavorativo

Uno degli obiettivi principali della NASpI è quello di favorire il reinserimento nel mercato del lavoro. A tal fine, la legge prevede che, durante il periodo di disoccupazione, il beneficiario possa accedere a servizi di supporto, come la formazione professionale o i centri per l’impiego, per facilitare la ricerca di una nuova occupazione.

Come funziona il pagamento della NASpI?

Il pagamento della NASpI viene effettuato mensilmente, direttamente dall’INPS sul conto corrente bancario indicato dal lavoratore. Il pagamento avviene di solito entro la fine del mese successivo a quello della richiesta. L’importo può variare in base a fattori come la durata e l’ammontare dei contributi.

NASpI e combinazione con altre forme di sostegno

In alcuni casi, è possibile combinare la NASpI con altri strumenti di sostegno al reddito, come i redditi da lavoro occasionale o i tirocini. Tuttavia, è fondamentale che il beneficiario della NASpI rispetti determinati limiti di guadagno per non perdere il diritto all’indennità.

NASpI a Milano: il supporto dei centri CAF

A Milano, numerosi centri CAF offrono supporto per la richiesta della NASpI. Questi centri forniscono assistenza nella compilazione delle domande, nella consulenza riguardo ai requisiti e nell’analisi della documentazione necessaria. Affidarsi a un CAF può semplificare notevolmente la gestione della domanda, evitando errori che potrebbero comportare ritardi o rifiuti.

Quando e come interrompere la NASpI

La NASpI può essere interrotta in vari casi, come ad esempio quando il lavoratore trova una nuova occupazione o quando non si rispetta l’obbligo di accettare una nuova offerta di lavoro. In questi casi, il lavoratore è tenuto a informare tempestivamente l’INPS, che provvederà alla sospensione del pagamento. In caso di interruzione anticipata, la NASpI non potrà essere più ripristinata.

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